Ed eccoci qui finalmente! Dopo ben quasi due anni da quando ho aperto questa pagina mi rimetto a scrivere.
Non che abbia scritto tanto, ma ciò che mi ha spinto due anni fa ad aprire questo blog, nonostante io non sia una cima a livello tecnologico è perché qualcosa dentro di me era in subbuglio.
Avevo tante idee ma non ero capace di metterle in ordine, volevo scrivere e raccontare la mia valle, le bellezze che mi circondano e portarlo nelle case anche a chi non può o non ha la possibilità di muoversi.
Sono un camminatore, amo stare nei boschi, sono curioso e sempre alla scoperta di cose nuove.
Mi piace sperimentare e parto sempre con grande entusiasmo in qualsiasi progetto, anche quando sbatto la faccia contro la cruda realtà.
Fa niente, l’importante è rialzarsi, ricominciare e soprattutto mai smettere di sognare.
In questi due anni molte cose sono successe nella mia vita.
Cambiamenti, tanti, soprattutto dentro di me.
Cosí mi sono fermato, ho riflettuto, e ho ripercorso i miei passi, cercando di individuare quali sono state le scelte o le rinunce determinanti che poi mi hanno portato fino a qui.
Ma facciamo un passo indietro.
Anno 1984
Nonostante avessi delle ottime qualità artistiche non optai per la scuola d’arte a Venezia alla quale ero stato vivamente indirizzato dai miei insegnanti, ma bensì per qualcosa da studiare poco e poter lavorare subito.
Tre erano le scelte che avevo: meccanico, elettricista e cuoco.
Scelsi la Scuola Alberghiera perché in quel momento era un’attività molto ricercata.
Anno 1992
Un anno dopo essermi congedato dal servizio militare ho deciso di prendere in gestione un ristorante pizzeria con mio fratello, nonostante avessi una grande voglia di fare esperienze andando anche all’estero.
Il locale era grande e molto impegnativo, mi ha dato molti pensieri ma anche molte soddisfazioni, anche economiche.
Devo ammettere di essere stato anche molto fortunato, perché gestire un ristorante con 8 dipendenti e un affitto da pagare importante a 21 anni, non è da tutti. Credo che qualcuno dall’alto mi abbia fatto da Angelo Custode.
Di sicuro ci ho messo del mio, mai mancato un giorno dal lavoro, nonostante facessi molto spesso le ore piccole, per provare in qualche modo a recuperare un po’ di vita fuori dal locale.
Nessun Natale, nessuna Pasqua, nessun Capodanno, nessuna festa di compleanno, niente vacanze con gli amici.
Mi godevo solo qualche ora a fine lavoro, quando per molti la festa era già finita.
Ho gestito questo ristorante per ben 13 anni, con una decina di giorni di ferie all’anno e pochissimo tempo per fare le cose che mi piacevano.
Praticamente ho scambiato il mio tempo per denaro.
Anno 2011
Dopo diversi anni in cui mi sono cimentato in altri lavori lontani dalla cucina, sperando di avere più tempo per me ed ecco una nuova occasione: selezione per un posto a contratto indeterminato come cuoco in una scuola materna.
Era un lavoro con un ottimo orario, ideale per me visto che avevo due figli piccoli, quindi determinato come non mai, ho partecipato ed ho vinto.
Sono passati 9 anni e tuttora lavoro lavoro li.
È vero, adesso ho più tempo, ma qualcosa, ancora non torna, non sono sereno, la mia testa continua a elaborare cose, quel tanto da rendermi costantemente inquieto.
Ho quindi tirato le somme e mi sono reso conto che molte delle cose che ho fatto sono state dettate non dalla passione ma da scelte razionali.
9 novembre 2019
Questa data non me la scorderò di sicuro, perché stavo guardando in TV uno speciale sul 30º anniversario della caduta del muro di Berlino.
Quella sera, d’impulso, ho preso i biglietti aerei per andare a percorrere il cammino di Santiago.
Era da un paio d’anni che ci stavo pensando, ma trovavo sempre una scusa per non partire.Ma quel giorno ho deciso che ci sarei andato, perché quando ti fissi una data, tutto diventa più realizzabile.
Nei mesi successivi molte cose sono accadute, compreso il Lockdown causato dal COVID-19 che ha fermato il mondo.
Macchine ferme, treni fermi, cieli deserti, scuole chiuse.
L’apocalisse!!!
In quei due lunghi mesi, 58 giorni per l’esattezza in cui tutto si è fermato, qualcosa ha cominciato a lavorare dentro me stesso.
Fortunatamente abito attaccato al bosco e mentre l’Italia intera era rinchiusa in casa io uscivo alle 6 di mattina, oppure al calar della sera e mi immergevo nel bosco.
Quelle ore che trascorrevo nella natura, creavano in me una sorta di connessione.
Questa cosa mi dava una pace enorme, spazzando via tutti i pensieri legati al virus.
Mano mano che passavano i giorni aumentavo il tempo e l’intensitá delle camminate, perché sentivo crescere questo legame col bosco. Sembrava quasi fosse diventata una droga, un bisogno sempre più crescente.
Dopo poco ho cominciato ad andare anche con i figli, pensando che se fa bene a me, farà bene anche a loro. Cercavo in questo modo di alleviare i disagi causati dalla mancanza di vita sociale, scuola compresa.
Stavo li ad osservarli, li vedevo tranquilli e sereni come se niente stesse accadendo nel mondo.Stava funzionando.
Finalmente, dopo un susseguirsi di notizie di aperture e chiusure, di quarantene, certificazioni, mascherine si, mascherine no, voli cancellati e tanta insicurezza arriviamo al fatidico giorno della mia partenza.
22 Luglio 2020 parto per Santiago
Avevo qualche dubbio legato alla situazione sanitaria, ma anche tanta voglia di iniziare questo percorso che forse mi avrebbe dato le risposte che cercavo.
Sono stati dieci giorni in cui ho pensato solo a camminare, quasi sempre da solo,a parte qualche tratta con dei pellegrini incontrati lungo la strada con i quali ho condiviso parte di questa magica esperienza.
Questa connessione con la natura si era creata anche lì, non erano pini e faggi ai quali sono abituato, ma fitti boschi con altissime piante di eucalipto, che con il loro profumo riempivano le narici.
Ma di questo ve ne parlerò più avanti, di sicuro è stata una bellissima esperienza, carica di emozioni.
Rientrare da Santiago mi ha lasciato quasi intontito, come se se un pezzo di me fosse rimasto lì, avevo un grande senso di vuoto.
La calma, il silenzio e i pensieri leggeri che avevo lì si sono fatti via via sempre più pesanti, addirittura mi sembrava che tutto si muovesse velocemente mentre io ero ancora su un’altra lenta frequenza
Sentivo una crescente necessità di stare ancora di più in natura.
Ebbene si, il cammino stava facendo il suo lavoro.
10 agosto 2020
La mattina di questo giorno stavo sistemando delle foto e una serie di video dei percorsi delle mie camminate, ad un tratto il beep di un messaggio mi distrae.
Una mia amica mi ha inoltrato un video, consigliandomi di guardarlo attentamente.
E così ho fatto. Credo di essere andato in una sorta di trans.
Mentre lo guardavo, un brivido mi è corso lungo la schiena, il cuore ha cominciato ad accelerare, sentivo la sua voce ma davanti a me scorrevano immagini delle cose che ho fatto e che sto facendo.
Come per magia tutto ha cominciato a incastrarsi come in un grande puzzle.
In quel video, una ragazza molto giovane, raccontava come, dopo una brutta malattia nella quale aveva rischiato di perdere l’uso delle gambe e quasi la vita, fosse rinata grazie alle camminate.
Camminate che puntualmente lei raccontava e condivideva nella sua pagina e sui social, trasformando la sua passione in un lavoro che le ha cambiato la vita, facendo ciò che le piaceva.
In quel preciso momento ho capito che già ero nella direzione giusta, conosco la natura, mi piace camminare, mi piace raccontare, mi bastava solo mettere in ordine i pezzi.
Confucio diceva: scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno in vita tua.
Nel corso degli ultimi due anni mi è capitato di conoscere persone legate alla natura, incontri apparentemente casuali, ma ricordo che ero molto affascinato dai loro racconti e ora ho capito il perché .
Niente accade per caso, sta a noi capirlo.
Ora sto raccogliendo informazioni, mi sto documentando ed ho iniziato un corso che mi aiuterà a capire e leggere ciò che la natura ci offre e perché no, aiutare le persone ad avere questa connessione dai tanti benefici. La natura cura!
Vi terrò aggiornati di questo mio percorso in questa pagina, sarà per me un diario di bordo, vi farò vedere i miei percorsi nella natura, condividerò gli itinerari delle mie camminate, vi racconterò dei benefici delle erbe spontanee attraverso i racconti dello sciamano delle montagne e tanto altro.
Avrò sicuramente bisogno dei vostri feedback, del vostro sostegno e dei vostri consigli e mi scuso anticipatamente per gli errori che sicuramente farò, ma non importa, se abbiamo imparato a camminare lo abbiamo fatto anche cadendo.
10 agosto 2020
Lavori in corso………….