Cercando la parola linguaggio su wikipedia ho trovato la seguente definizione: “è la facoltà di attivare un processo di comunicazione tra due o più individui di una specie animale attraverso un complesso definito di suoni, gesti e simboli di significato comune ad uno specifico ambiente di interazione”.
Aggiunge: “il linguaggio non è, dunque prerogativa umana”.
In effetti, anche gli animali comunicano. Ad esempio gli uccelli cinguettano, le api invece lo fanno attraverso una danza e le scimmie usano gesti e suoni.
I Felini, oltre che con il linguaggio del corpo e con i versi lo fanno anche con un organo chiamato Jacobson o organo vomero-nasale, che è in grado di percepire delle molecole chiamate feromoni. Queste sono sostanze chimiche in grado di trasferire informazioni da un gatto all’altro. Il gatto usa quest’organo quando fa quella strana espressione di stupore col viso con la bocca aperta.
Anche i cani usano più modi di comunicazione: la postura, i versi, la posizione della coda, lo sguardo, la posizione delle orecchie e anche attraverso l’emissione di specifici odori e ormoni presenti nell’urina Infatti il naso dei cani è un prodigio sensoriale e l’olfatto è lo strumento più importante attraverso cui conoscono il mondo e possono addirittura sentire le nostre emozioni
I pesci, al contrario di quello che generalmente si pensi (basta pensare al detto “muto come un pesce”) comunicano molto più di noi esseri umani. I loro suoni vengono prodotti dallo sfregamento di alcune parti del loro scheletro oppure dalle delle vibrazioni della vescica natatoria.
Le formiche invece rilasciano delle sostanze chimiche che vengono poi intercettate con le sottili antenne. Queste sostanze cambiano da specie a specie, così come variano le ghiandole del corpo che le producono. In tutti questi casi si può parlare di “linguaggio animale”.
Torniamo a parlare del nostro bosco, ma prima facciamo un passo indietro per ricordare come è suddiviso il regno vivente. Strada facendo capiremo l’importanza di ogni singolo regno. I regni degli esseri viventi sono 5 e si si suddividono in piante, funghi, animali, monere e protisti.
Tutti gli esseri viventi compiono un ciclo vitale. Nascono, crescono, si riproducono e muoiono. Tutti svolgono delle funzioni vitali, si nutrono, respirano si muovono e reagiscono agli stimoli esterni. Tutti in un modo o nell’altro comunicano, anche gli alberi. Ma come ? Forse con gli scricchiolii dei rami o il fruscio delle foglie?
Può essere, ma questi sono rumori passivi, su cui gli alberi non esercitano alcun influsso. A questo punto mi faccio aiutare dalle parole scritte da Peter riportando alcune frasi del suo libro “La vita segreta degli Alberi”.
“Tuttavia si fanno notare in un altro modo: tramite le sostanze odorose. Odori come veicolo di comunicazione? Un fenomeno che non è ignoto nemmeno tra gli esseri umani, altrimenti perchè usare deodoranti e profumi ? E anche senza il loro impiego, il nostro odore corporeo arriva comunque alla mente conscia e subconscia di chi ci sta vicino”. (dal libro “la vita segreta degli alberi” di Peter Wohlleben)
Ne traggo quindi la conclusione che la loro comunicazione avviene attraverso sostanze odorose emesse da loro stessi. Queste hanno lo scopo di attirare insetti e uccelli, che poi li aiuteranno a eliminare o ad allontanare animali e parassiti indesiderati.
Prendiamo ad esempio le acacie a ombrello della savana africana, le cui chiome vengono brucate dalle giraffe. Per liberarsi dai grossi erbivori depositano una sostanza tossica sulle foglie. Le giraffe lo sentono e si allontanano su altri esemplari, ma non quelli nelle vicinanze, bensì su quelle lontano oltre 100 metri.
Infatti le foglie delle acacie brucate esalano un gas tossico (etilene), che segnala agli alberi della stessa specie il pericolo imminente. Come risposta, tutte le acacie inviano alle foglie sostanze tossiche per prepararsi all’incursione.
Naturalmente gli alberi non si affidano solo all’aria ma preferiscono inviare i loro messaggi anche mediante le radici che collegano tutti gli esemplari in una rete che lavora indipendentemente dalle condizioni atmosferiche.
Non sono solo messaggi chimici che vengono trasmessi, ma anche elettrici alla velocità di un centimetro al secondo. State rimanendo a bocca aperta vero?
Non è finita qui! Per comunicare ulteriormente utilizzano altri alleati per una rapida propagazione di informazioni: I funghi (che sono un regno a sé, vi ricordate?).
“I funghi agiscono come i cavi in fibra ottica di Internet. I sottili filamenti penetrano nel suolo e vi intessono reti di una fittezza inimmaginabile. Un cucchiaino di terra di bosco contiene diversi chilometri quadrati di queste “ife” . Nel corso di secoli, un singolo fungo può propagarsi per svariati chilometri quadrati e collegare nella sua rete interi boschi. Con i suoi cavi trasmette segnali da un albero all’altro e li aiuta a scambiarsi messaggi riguardanti insetti, periodi di siccità e altri pericoli. Nel frattempo la scienza parla di un Wood-wide-web che attraversa i nostri boschi”. (dal libro “la vita segreta degli alberi” di Peter Wohlleben)
Con queste informazioni mi rendo conto di quanti siano gli elementi che definiscono la parola “bosco”, e quindi non vedo solo com’è, ma percepisco cos’è. Non lo guardo più con superficialità, ma con attenzione, perché le piante, i funghi, gli insetti e tutto ciò che si trova nel terreno ha il proprio delicato equilibrio ed ognuno fa la sua parte per il bene di tutti.
Il mio punto di vista nei loro confronti è cambiato moltissimo perché so che ogni mia azione e anche quelle degli altri si ripercuoteranno sul loro equilibrio. Questi articoli informativi sono il mio contributo per far conoscere ed apprezzare la grande bellezza che ci circonda ma soprattutto farvi capire quanto questo equilibrio sia delicato.

Provate a immaginare questo nelle vostre passeggiate, sedetevi sotto un albero in silenzio e ascoltate, perché la natura ci parla in molti modi. Rispettiamo la natura che ci circonda perché è un bene prezioso. La prossima volta parlerò di un’altra cosa fondamentale tra gli alberi: “il servizio di assistenza sociale”
A presto!
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